Joao Cancelo ha recentemente espresso il suo disaccordo con Pep Guardiola e il club del Manchester City. Il giocatore portoghese ha espresso la sua insoddisfazione per la sua situazione all’interno della squadra, evidenziando le differenze con l’allenatore e il suo ruolo all’interno della squadra. Le sue dichiarazioni rivelano un profondo malessere all’interno del club inglese, lasciando intendere tensioni interne che potrebbero incidere sul suo rendimento sportivo e sul rapporto con i compagni.
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ToggleJoao Cancelo affronta il suo futuro incerto
Joao Cancelo, giocatore portoghese attualmente impegnato con la nazionale per Euro 2024, si trova in una situazione ambigua per quanto riguarda il futuro del suo club. Infatti, dopo essere stato ceduto in prestito al FC Barcelona dal Manchester City la scorsa stagione, la questione della sua permanenza in Catalogna rimane irrisolta. Durante la sua permanenza in Germania, il terzino destro portoghese ha colto l’occasione per risolvere i suoi contrasti con il suo ex allenatore Pep Guardiola e il suo ex club. Ha parlato in particolare della sua partenza dal Manchester City, affermando senza mezzi termini di non avere rimpianti e di aver fatto la scelta giusta passando prima al Bayern Monaco e poi al Barça.
Accuse di ingratitudine verso il Manchester City
Joao Cancelo ha espresso un sentimento di ingratitudine nei confronti della dirigenza del Manchester City. Ha detto: “Sono state dette bugie! Non sono mai stato un cattivo compagno di squadra per loro, e puoi chiederlo ad Aké o Rico. Non ho pretese di superiorità o inferiorità nei loro confronti, ma questo è il parere dell’allenatore… sono rimasto perché non è vero. Penso che il Manchester City sia stato piuttosto ingrato nei miei confronti nel dirlo perché ero un giocatore cruciale durante il mio periodo lì. Non sono mai venuto meno ai miei impegni con la società, con i tifosi, e ho sempre dato tutto”, ha detto al quotidiano A Bola.
Tensioni con Pep Guardiola
Joao Cancelo è tornato sulle tensioni vissute con Pep Guardiola, ricordando i sacrifici fatti per il club, in particolare giocando una partita subito dopo essere stato vittima di una rapina seguita da un’aggressione. Ha detto: “Ricordo che una volta sono stato derubato e aggredito, e il giorno dopo stavo giocando all’Emirates contro l’Arsenal. Sono eventi che non dimentichiamo. Ho lasciato mia moglie e mia figlia a casa da sole, terrorizzato. La gente se ne ricorderà solo perché Guardiola ha molta più influenza di me quando parla, e io preferisco restare discreto. »
Ha aggiunto: “Preferisco sapere che dico la verità, sono soddisfatto delle mie azioni. Sono una persona trasparente, non mento mai. La vita va avanti e spero che tutto vada bene. Durante la mia permanenza lì mi è piaciuto il calcio e la squadra. Restano la squadra favorita per vincere la Champions League. »